
L’orrore adesso è stato svelato con le foto della villetta di Altavilla Milicia dove sono stati uccisi Antonella Salamone e i due figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni al culmine di un rito che doveva liberare la famiglia da una presunta possessione del demonio. Disordine, tracce di sangue, pentole, vestiti e versetti della Bibbia sui muri è lo scenario del triplice delitto che i carabinieri del Ris di Messina hanno analizzato nell’ultimo sopralluogo effettuato una settimana fa.
Un approfondimento, che arriva dopo l’interrogatorio della figlia minorenne di Giovanni Barreca, che potrebbe servire a confermare le risultanze investigative già acquisite, anche perché gli inquirenti non avrebbero più dubbi su chi abbia realmente partecipato agli omicidi.
I registi delle esecuzioni sarebbero stati Sabrina Fina e Massimo Carandente, Giovanni Barreca li avrebbe aiutati in preda al delirio mistico in cui era precipitato mentre la figlia minorenne avrebbe partecipato alle violenze per poi scampare anche lei alla morte.
La sequenza di quanto è accaduto è stata ricostruita dai Ris attraverso le evidenze scientifiche incrociate con la confessione della diciassettenne, unica sopravvissuta, davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale dei minorenni, Nicola Aiello.


