
“Il grave episodio di inquinamento sulla fascia costiera di San Leone, con il conseguente grave danno all’ambiente marino e alle acque di balneazione, non è un fatto isolato. Quello che più ci preoccupa, oggi, non è il singolo episodio di sversamento di reflui fognari – peraltro segnalato tempestivamente dai cittadini e dalle associazioni a tutte le competenti Autorità – ma che il gestore abbia negato per diversi giorni ogni responsabilità, comunicando formalmente la piena efficienza degli impianti fognari affidati in gestione.” Lo dicono in una nota congiunta l’associazione ambientalista Mareamico e Legambiente.
“Solo dopo l’adozione dei divieti di balneazione, gli interventi decisi di Capitaneria e ASP, dopo i servizi giornalistici locali e nazionali e le conseguenti figuracce che Agrigento è costretta a subire, il personale di AICA ha avviato un intervento risolutivo di disostruzione della propria conduttura fognaria.
In un mondo normale, i cittadini si attenderebbero le pubbliche scuse del gestore, assieme all’esatta descrizione dell’inconveniente e i provvedimenti adottati affinché analoghi episodi non si ripetano. Ma non avremo nulla di tutto questo. Ci chiediamo, anche a nome dei cittadini che ogni parte della città e della provincia evidenziano e segnalano disservizi analoghi, per i quali è del tutto evidente l’inerzia del gestore, quando AICA avvierà un serio piano di tutela ambientale, una funzionale riorganizzazione del proprio personale tecnico e operativo, una vera programmazione degli interventi, dando seguito alle opportune segnalazioni dei cittadini, degli utenti, delle associazioni, piuttosto che continuare a negare le proprie palesi e insopportabili inefficienze. Le associazioni ambientaliste, dal canto loro, invitano tutti i cittadini a documentare, segnalare, evidenziare, ogni disservizio al gestore del servizio idrico integrato, a tutte le autorità competenti, agli organi di informazione.”