
In un clima di attenzione e partecipazione, si è tenuto presso l’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” di Racalmuto un incontro formativo con il Capitano Davide Di Campli, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Canicattì, sul delicato e attualissimo tema del bullismo e del cyberbullismo.
All’incontro di Racalmuto erano presenti il Maresciallo Ordinario Gianluca Agate e l’assessore alla pubblica istruzione Cinzia Leone accompagnata dalla dirigente , la Dott.ssa Iolanda Salemi del comune di Racalmuto. Per Comitini era presente il Vice Sindaco Teresa Delisi, per Grotte il Sindaco Alfonso Provvidenza e il Maresciallo Maggiore Alfonso Contraffatto. La referente per i rapporti esterni Concetta Rita Barbieri e il referente per il bullismo, Sergio Scimè, entrambi docenti della scuola di Racalmuto.
L’iniziativa, promossa dalla dirigenza scolastica in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni, i docenti e le famiglie sulle gravi conseguenze che questi fenomeni possono avere sulla crescita emotiva e sociale dei ragazzi. Il Capitano Di Campli ha saputo affrontare l’argomento con grande chiarezza e coinvolgimento, parlando direttamente ai giovani con un linguaggio semplice ma efficace, adatto alla loro età e sensibilità.
Durante l’incontro, sono stati illustrati esempi concreti di comportamenti che rientrano nelle dinamiche del bullismo e del cyberbullismo, spiegando la differenza tra una semplice presa in giro e un’azione sistematica di offesa e prevaricazione. Il Capitano ha sottolineato come oggi, con l’uso massiccio dei social network e delle chat online, le forme di bullismo si siano estese anche nel mondo virtuale, rendendo ancora più difficile per le vittime difendersi.
Uno dei momenti più toccanti è stato quando si è parlato delle conseguenze psicologiche che le vittime possono subire: isolamento, insicurezza, paura, fino a gravi forme di depressione. Il messaggio trasmesso è stato chiaro: non si è soli, ed è fondamentale parlare, chiedere aiuto e non avere paura di denunciare.
“Il rispetto per gli altri è alla base della convivenza civile – ha dichiarato il Capitano Di Campli – e voi ragazzi avete una grande responsabilità: essere esempio di solidarietà, non spettatori passivi ma protagonisti del cambiamento”.
L’incontro si è concluso con numerose domande da parte degli studenti, segno di un interesse sincero e di un desiderio reale di comprendere e agire. Il Dirigente scolastico ha ringraziato il Capitano per la disponibilità e l’importante testimonianza, sottolineando come la scuola debba essere sempre un luogo sicuro dove educare al rispetto, all’empatia e alla legalità.
Un evento che ha lasciato un segno profondo, dimostrando quanto sia importante un’alleanza educativa tra scuola, istituzioni e famiglie per contrastare ogni forma di violenza e costruire insieme una comunità più consapevole e giusta.






