
Gli investigatori sono convinti che i killer siano stati almeno due. Forse tre, contando il passeggero della moto apparsa nei minuti immediatamente successivi alla carneficina che ha lasciato sull’asfalto tre vittime. Una cosa è certa: Salvatore Calvaruso ha fatto fuoco ma non era solo.
Gli inquirenti stanno cercando il passeggero e il conducente della Bmw nera citata dai tanti testimoni che si sono presentati nella caserma dei carabinieri del paese per raccontare quello che avevano visto.
Gli investigatori sanno già chi cercare. Subito dopo l’arresto, Calvaruso ha fatto i nomi di alcuni ragazzi del suo quartiere presenti quella notte a Monreale. Nell’ordinanza compaiono diversi omissis, ma dietro quelle righe coperte ci sono identità già note ai carabinieri. L’obiettivo ora è definire il ruolo di ciascuno, in particolare di chi ha partecipato alla rissa e di chi ha impugnato le armi.
Quello che guidava la grossa enduro nera è stato descritto da più persone come un ragazzo alto, almeno un metro e novanta, con barba nera folta, denti rovinati e casco integrale di marca Momo Design. Indossava un giubbotto scuro, probabilmente imbottito.