
A scatenare la rissa potrebbe essere stata proprio la folle velocità cui era lanciata la motocicletta Bmw di Samuel Acquisto; a sparare, invece, sarebbero state una Beretta e una Colt 1911. Sono gli ultimi dettagli che emergono dalle carte dell’inchiesta sulla carneficina di Monreale.
Le armi sono saltate fuori subito dopo la violenta rissa che si è innescata tra Salvatore Turdo e un giovane del gruppetto dello Zen: «Turdo gli diceva di andare piano. La moto a quel punto si fermava al centro della strada all’altezza del negozio di ceramica – racconta un testimone -. A questo punto un ragazzo di bassa statura, che si trovava li in mezzo ad altra gente, diceva a Turdo: “Perché tu chi minchia si?”. Questo ragazzo indossava degli occhiali da vista ed era vestito di scuro con maglietta avente una scritta bianca. Aveva inoltre un borsello stile tracolla. Aveva i capelli gellati, pettinati di lato».
Una descrizione precisa, compatibile con quella fornita da altri testimoni e ammessa dallo stesso Salvatore Calvaruso. Lo stesso giovane, appena decritto, viene poi visto, dopo la furiosa scazzottata, prendere il «ferro» dopo essere stato incitato da Acquisto.
Poi la scazzottata, preceduta da colpi di casco e seguita dal lancio di bottiglie, tavolini e panche in legno.