Si e spenta all’età di 87 anni Claudia Cardinale, icona del cinema. Era stata Rosa Nicolosi nel film ‘Il Giorno della civetta’. Capolavoro e opera eccellente del 1968.Accanto a Franco Nero e con il Monteleprino Vincenzo Norvese(Cirino).film di Damiano Damiani girato a Partinico.
Di origini siciliane Claudia Cardinale portò sul grande schermo un personaggio che sarebbe rimasto impresso nella memoria collettiva: Rosa Nicolosi ne Il giorno della civetta, tratto dal celebre romanzo di Leonardo Sciascia.
Con la sua intensità e la sua forza, Cardinale seppe incarnare una Sicilia segnata dalla paura ma anche da una dignità femminile capace di resistere. In quelle strade e in quelle piazze, la diva internazionale non fu solo l’icona del cinema che tutti conoscevano, ma una donna che diede voce al dolore, al coraggio e al desiderio di verità di un popolo.
L’attrice è morta a 87 anni, circondata dall’affetto dei figli a Nemours, vicino Parigi, dove risiedeva ormai stabilmente da qualche anno.
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, figlia di siciliani che avevano trasferito oltre mare le loro piccole attività commerciali, Claudia Cardinale sarebbe diventata forse maestra se la sorte non le avesse offerto, quasi per gioco, una apparizione nella coproduzione “I giorni dell’amore” con la star egiziana Omar Sharif sullo stesso set. Era nel 1956 e l’anno dopo quella ragazzina dallo sguardo corrucciato, il corpo da donna e l’animo da bambina, gli occhi ardenti e curiosi si sarebbe ritrovata suo malgrado eletta reginetta di bellezza a un concorso promosso dall’agenzia di promozione del cinema italiano in Tunisia. Diventare una donna copertina non piacque però per nulla all’adolescente Claudia che, sbarcata a Roma per frequentare la Scuola Nazionale di Cinema dopo un viaggio premio alla Mostra di Venezia, lasciò tutto dopo tre mesi. Tornò a Tunisi ma si scoprì incinta dopo un drammatico stupro che tenne segreto a tutti. A salvarla dallo scandalo fu il produttore Franco Cristaldi che, al corrente del segreto, le offrì un contratto con la casa di produzione Vides e la riportò in Italia facendola debuttare ne “I soliti ignoti” di Mario Monicelli (1958).


