
Uccise l’ex genero, col quale erano sorti dei contrasti legati alla separazione con la figlia, ma non fu un omicidio premeditato: la Corte di assise di appello di Palermo, presieduta da Angelo Pellino, riforma la sentenza di primo grado, con cui era stato inflitto l’ergastolo, e ridetermina in 16 anni la pena a carico del 68enne favarese Giuseppe Barba, ritenuto colpevole di avere ucciso l’ex genero Salvatore Lupo, 45 anni, freddato a colpi di pistola in un bar il giorno di Ferragosto del 2021. La sentenza di primo grado, l’11 gennaio del 2023, e’ stata emessa dai giudici della Corte di assise di Agrigento, presieduta da Giuseppe Miceli, che hanno accolto le richieste del pubblico ministero Paola Vetro.