
“La capacità di intendere e volere è grandemente scemata”. Così lo psichiatra Osvaldo Azzarelli nella perizia psichiatrica nei confronti del ventiseienne di Favara, accusato di aver abusato sessualmente di due suoi nipotini tredicenni. Il professionista ha accertato il vizio parziale di mente dell’imputato. Il processo è in corso di svolgimento davanti il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, che la scorsa udienza aveva accolto la richiesta di giudizio abbreviato.
I gravissimi fatti sarebbero avvenuti tra le fine di giugno e i primi di luglio dell’anno scorso. Tutto quanto è venuto alla luce per caso. Il trentacinquenne, infatti, era intercettato nell’ambito di un’altra indagine e le conversazioni sono state sentite dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, che avevano nascosto una cimice nell’auto dove sarebbero state consumate le due violenze.
Si torna in aula il 21 maggio. I genitori dei due minorenni si sono costituiti parte civile. In uno dei sei episodi contestati, agli abusi il favarese avrebbe fatto assistere il proprio figlioletto di appena due anni.